Trasformiamo l’indignazione in impegno. La rabbia in speranza.

Se pensi alla primavera pensi al sole, alle belle giornate che si allungano, ai fiori, alle uscite. Pensi al San Giorgio da organizzare, alle Squadriglie da mandare in missione, alla prova delle tende, a quell’uscita che proprio volevi fare per portare i ragazzi in quel posto che in primavera diventa spettacolare!
Eppure se ci pensi bene, l’arrivo della primavera rappresenta anche altro! Da ventitrè anni, infatti, è una giornata speciale. Quel giorno in cui la primavera non è solo quello splendido spettacolo della natura ma rappresenta una rinascita civile senza precedenti.
Una primavera che gli scout hanno contribuito a far arrivare e a coltivare, giorno dopo giorno. Una primavera che nasce dalle storie. Storie di persone, storie di vittime, storie del nostro Paese, ed oggi storie di vita.
È questo il sottile filo rosso che ha trasformato l’indignazione in impegno, la rabbia in speranza.
Parliamo ovviamente della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che la rete di Libera organizza e promuove dal 1995 e che dallo scorso anno è diventata Giornata Nazionale.
Un’ottima occasione utile per approfondire i temi legati alla lotta alle organizzazioni mafiose a partire dalla storia delle tante, troppe vittime innocenti che queste hanno fatto nel nostro Paese.
Un’occasione utile per incontrare attivisti, chi si impegna quotidianamente nella rete, per incontrare i familiari delle vittime innocenti ma soprattutto per partecipare alle manifestazioni che ogni anno ci sono in tutte le regioni d’Italia oppure organizzando uno dei migliaia luoghi di lettura che leggono il lungo elenco composto da più di 900 nomi.
Un pretesto, o meglio dire, un’occasione preziosa per affrontare temi che possono sembrare difficili con i ragazzi ma che molto spesso si rivelano ricchi di spunti di crescita e di impegno. Pensate a un giardino della memoria, oppure all’adottare una storia di una vittima innocente di mafia, oppure immaginate di donare all’uscita dalla messa domenicale un nome e una storia a ciascuno dei propri parrocchiani. Solo alcune delle tante cose con cui possiamo contribuire a rendere la primavera ancora più speciale

A cura di: Francesco Iandolo