C’è un tempo per fare e uno più lungo per ascoltare.

“Pace, pace laggiù!” gorgogliò Hathi, l’elefante selvaggio. “La tregua continua, Bagheera. Non è il momento di parlare di caccia.” “Chi può saperlo meglio di me?” Rispose Bagheera.

In questi giorni stiamo vivendo un tempo straordinario, che ci chiede un’azione straordinaria, in questo tempo per noi capi L/C è importante rimettere al centro il bambino, i suoi ritmi e le sue necessità e provare a leggerli per riscoprire un nuovo fare.
Sicuramente per i nostri lupetti e le nostre coccinelle questo è un tempo nuovo, dilatato e diverso;
lo stanno vivendo a casa, un ambiente a loro sconosciuto ma che diventa unico contenitore di tutto quello che possono fare e lo stanno vivendo insieme ad una comunità più piccola, lontana da quella di Branco/Cerchio e da quella scolastica.
È il tempo di “stare” a casa, ma il concetto di stare con i bambini spesso viene trascurato, perché viene preferito il fare, ci adoperiamo perché i nostri lupetti e le nostre coccinelle abbiano qualcosa da fare per riempire il proprio tempo. I bambini, però, hanno bisogno di tempo lento, non bisogna riempire necessariamente il loro tempo, ma dargliene per venire fuori e per raccontarsi.
A noi è chiesto di ascoltarli, prima di fare. Prendiamoci del tempo per riascoltare i nostri lupetti e le nostre coccinelle, il modo in cui stanno vivendo e sentendo questo tempo nuovo, e riprogrammiamo il nostro agire, tenendo conto di quello che sono le loro nuove esigenze e prendendo dal cassettino dei nostri strumenti, metodologici e non, solo quelli più adatti e utili.
Bisogna conoscere il valore del loro tempo senza volerne essere protagonisti.
“Dovremmo abituare i bambini a prendersi dei tempi lenti, essere capaci di restituire spazi e potere ai bambini, dar loro fiducia sapendo esaltare la loro capacità di pensare in proprio; riconsegnare ai bambini una parte di responsabilità, fornendo loro, se necessario, gli strumenti utili a gestirla.” (Atti l Festival del Bambino)
Consapevoli e sicuri che vivere questo momento, riconoscerlo, saperlo gestire, genereranno nei lupetti e coccinelle necessariamente un cambiamento e una crescita.
E in attesa della parlata nuova ricordarsi che “Sempre è possibile germogliare.”
“Vivere” cominciò a pensare Ratha “forse non vuole dire solo volare.”

Filomena Cesaro
(Incaricata Branca LC CAMPANIA)