Un occhio sul mondo

Prega come se tutto dipendesse da Dio e agisci come se tutto dipendesse da te.

Ignazio di Loyola

Siamo stati abituati che la guerra fa rumore, che le armi per difendersi dal nemico siano solo quelle che sparano.

Ma la guerra che stiamo vivendo nelle nostre case e nei nostri territori, è maledettamente silenziosa. Un silenzio che una volta tanto non abbiamo chiesto, che cerchiamo spesso nei nostri deserti o nelle tende degli esploratori durante i campi estivi. Le strade che abbiamo spesso percorso sono silenti, eppure chiedono la nostra presenza, le nostre mani, i nostri occhi la nostra voce.

Ed il nemico? Invisibile, non si vede e non si sente. E’ una guerra strana, balorda, che distrugge le relazioni, le comunità, il fare, i progetti, tutto ciò che avevamo costruito rimane lì, in bilico.

Ci vogliono armi, nuove armi, quelle che costruiscono, quelle sperano, armi gentili che fanno ancora sognare.

Tutti noi ci siamo armati in questo tempo, con gli strumenti più assurdi, le sfide di pioneristica con un pizzico di cucina fusion, gli hashtag più accattivanti, i momenti di preghiera in diretta mai sincronizzati,  le stories instagram e le riunioni sulle piattaforme più strambe rigorosamente in pigiama e fazzolettone.

Ma il momento cruciale, in cui il nostro “estote parati” sarà messo alla prova, sarà quando dovremo andare a leggere i resti di questa guerra, resti ancora non comprensibili, non visibili, difficili da riconoscere. Noi come scout dobbiamo imparare a leggerli con una lente d’ingrandimento che ci spinge ad andare a fondo, questa lente è il nostro metodo, la legge e la promessa. I nostri territori saranno stati presi d’assalto dalle mafie, dagli opportunisti, dagli affaristi, dagli egoisti. Sarà quello il momento di sporcarci le mani, sarà quello il momento di fare vera memoria della storia delle Aquile Randagie, sarà quello il momento di essere vere sentinelle. Usiamo questo tempo lento per affilare le nostre particolarissime armi fatte di relazioni, corresponsabilità e capacità di sorridere e cantare anche nelle difficoltà . Costruiamo insieme questa lente d’ingrandimento che ci rende capaci di guardare con occhi nuovi i nostri territori.

Se non ora quando, se non noi chi?

Pasquale Leone
(Incaricato settore GPN CAMPANIA)