C’è un cuore che batte

Caro Valerio, te ne sei andato in fretta, quando la brace dell’ultimo fuoco di bivacco era ancora accesa. Ci hai colto un po’ alla sprovvista, seppur per la morte non si è mai pronti. Ma è stato intenso il tempo che hai passato insieme ai fratelli e sorelle scout e ad ognuno hai lasciato un segno, dal lupetto al capo più formato. Hai sempre tenuto fede alla tua Promessa e la Legge Scout era per te un modo di vivere la vita. Hai potuto vivere lo scautismo con gli insegnamenti di Don Peppe Diana, non te ne vantavi, anzi per te era una grande responsabilità, un impegno da portare avanti, i suoi pensieri, le sue lotte, che sei riuscito, non a parole ma con i fatti, a trasmettere a tantissimi di noi, soprattutto con il settore Pace Nonviolenza e Solidarietà (oggi Giustizia Pace e Nonviolenza) dell’Agesci in cui hai sempre creduto tanto di cui eri l’Incaricato Regionale….quanti banchetti alle assemblee ed ai convegni!! Grazie a quelli sei riuscito a coinvolgere tanti di noi. Sei stato un capo che ha cresciuto tanti ragazzi e ragazze che oggi ti sono grati per quello che gli hai donato. Lo scoutismo era la tua famiglia!

Poi hai creato una famiglia allargata, hai dato vita ad un movimento di coscienze e cuori il Comitato Don Peppe Diana, di cui lo scoutismo campano è pilastro. Sei sempre riuscito a scuotere gli animi anche dei più sonnolenti, con l’esempio e le parole forti, che a volte scandalizzavano, questo eri tu! Quanti ricordi…tanti, bellissimi, nessuno ce li toglierà mai! Hai testimoniato che è davvero possibile essere sale per la terra, e grazie a questo tuo immenso desiderio di insaporire l’esistenza, sono nate le Terre di don Peppe Diana, terre di speranza, di relazioni, di condivisione, di opportunità. Leggendo i milioni di messaggi che ti hanno inviato, potremmo dire che ci sei riuscito, ma chi ti conosce sa che non ti sarebbe bastato. Ci sono ancora desideri da realizzare, come aprire il gruppo scout a Casal di Principe, perché le camicie blu, si sa, avrebbero dato il La a tante altre belle esperienze che tu non vedevi l’ora di vivere. Altro rammarico che ti sei portato con te, che speriamo diventi impegno tangibile per le competenti Istituzioni, la beatificazione di Don Peppe Diana ed il riconoscimento di Testimone di Giustizia ad Augusto Di Meo. Queste sono ancora due grosse inadempienze da parte della Chiesa e dello Stato. A noi il dovere di continuare a pungolare, richiamando ognuno alle proprie responsabilità. Come tu spesso dicevi, “Don Peppe ed Augusto, così come erano da soli quella mattina del 19 Marzo nella sacrestia, così sono stati lasciati da soli da chi avrebbe dovuto riconoscere quanto di dovere”. Stai pur tranquillo, che continueremo a stare al fianco di Augusto ed insieme a lui continuare a lottare per i dovuti riconoscimenti.

Ci sono sorrisi e serenità che hanno radici profonde, la tua solidità è stata costantemente alimentata dal grande Amore di Alessandra, che da subito ha condiviso il disegno che c’era su di te. È stata una matita fondamentale, come lo sono state Cecilia ed Elisabetta, orgogliose del proprio papà e ben consapevoli di ciò che si stava costruendo. L’amore ha fatto sì che questo disegno non fosse mai stato di peso per la tua famiglia, ma una grande ricchezza. “Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. Alessandra era profondamente felice, quando ti vedeva felice e sapeva bene cosa ti rendeva felice!!! Una di queste felicità era il Cantiere!!! Non è un caso, che questa meravigliosa esperienza umana ed educativa, iniziava con il sorriso e l’accoglienza di Alessandra con la colazione a casa Taglione. La bellezza dei particolari e della cura di quella tavolata mattutina è l’espressione più eloquente di quanto Alessandra amasse la tua felicità.

Sei stato un ingegnere dei cuori, capace di costruire ponti in tutto il paese!! Tutti sentiamo la responsabilità di camminare nel solco da te tracciato.

Caro Vale ti vorremmo ancora tenere stretto tra noi, vorremmo darti uno di quegli abbracci che davi tu, quelli stretti da cui non potevi scappare che ti trasmettevano tanta forza. Ma se davvero vogliamo far tesoro della tua esistenza, ancor prima di ogni lotta e rivendicazione, la prima cosa da fare è continuare a volerci bene!!! Ci hai dimostrato che volersi bene è davvero bello. Ed oggi le tante persone che piangono per la tua “partenza“ è perché innanzitutto si sono sentiti amati! Hai donato a tutti noi la sacralità dell’essere attenti alle persone, la dolcezza dei gesti, un pragmatismo profondo e ricco di spiritualità. Amico della vita, innamorato dell’amicizia. Leggero, mai superficiale. Quella leggerezza non della piuma che cade, ma della farfalla che spicca il volo!

Non sei mai stato standardizzato, per tutti eri unico, per ognuno di noi sei l’amico Valerio!!!

A Cura di Gabriella Patricolo e Michele Martino