Parrocchia S. Gregorio VII
Battipaglia, Giovedì 16 ottobre 2014
Masci e A.G.E.S.C.I. Battipaglia 3
"La testimonianza del Cristiano nell'educazione"
Mons. Luigi MORETTI – Arcivescovo diSalerno-Campagna-Acerno
Entra in seminario all’età di 11 anni e viene ordinato sacerdote nel 1974, consegue il baccellierato in filosofia e poi in teologia. Ha prestato servizio canonico presso importanti istituzioni religiose ed è stato anche Cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II. È diventato vescovo nel 1998 e ha ulteriormente avuto incarichi prestigiosi presso il Vaticano assumendo anche il ruolo di assistente ecclesiastico nazionale dell’UNITALSI
Il 10 giugno 2010 è nominato, da sua santità Benedetto XVI, arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Prende possesso canonico della Chiesa affidatagli il 12 settembre 2010.
Papa Benedetto XVI alla Diocesi di Roma sull’Educazione … L’educazione è opera di testimoni, che sono tali perché rimandano ad un Altro.(giugno 2007)
… L'educatore è quindi un testimone della verità e del bene: certo, anch'egli è fragile e può mancare, ma cercherà sempre di nuovo di mettersi in sintonia con la sua missione (gennaio 2008)
…“Educare- dice Papa Francesco – è un atto d’amore, è dare vita. E l’amore è esigente, chiede di impegnare le migliori risorse, di risvegliare la passione e mettersi in cammino con pazienza insieme ai giovani.” Competenza quindi ma anche umanità perché “la coerenza è un fattore indispensabile nell’educazione dei giovani.”… (13/02/2014: l’educazione è un cantiere aperto)
"Attualità educativa dello scautismo"
Prof.ssa Chiara D’ALESSIO – Docente Università di Salerno
Docente presso l’Università degli Studi di Salerno e presso l’Università Europea di Roma, psicoterapeuta, pedagogista. E’ autrice di numerose pubblicazioni nazionali ed internazionali in campo psicopedagogico, riguardanti in particolar modo gli effetti delle relazioni sul cervello umano e la riflessione sull’educazione ai valori nella progettazione di percorsi di educazione morale.
… Nel panorama culturale contemporaneo l’educazione e la pedagogia scout risultano essere non solo molto diffusi, ma anche assolutamente attuali.
Il modello educativo scout, con il suo profondo spirito di fratellanza, comunità e servizio al prossimo non sembra attraversare periodi di crisi in un momento storico di debolezza ed impoverimento dei valori morali.
I ragazzi della nostra epoca sono attratti e distratti dal mondo virtuale dei videogiochi, di internet, spesso confinati in attività individuali svolte nel chiuso delle proprie stanze. In tale contesto lo scoutismo offre un’alternativa di vita, esperienza all’aria aperta, occasioni di confronto e collaborazione, modi per esprimersi liberamente secondo le propri capacità ed una visione nuova del futuro….
"Educazione attiva e integrale"
Domenico CONTEGIACOMO – Capo Scout A.G.E.S.C.I.
Capo scout, ha percorso tutte le tappe della vita scout, prima nell’ASCI poi nell’AGESCI, per diversi anni Capo Gruppo del Gruppo AGESCI “Battipaglia 1 “Resp. della Zona Posidonia”. Oggi al servizio…
… Nell’invito di B. P. (da Scautismo per Ragazzi) c’è la sintesi di tutto ciò a cui lo scautismo tende nella sua azione educativa: “siate preparati nello spirito in modo da sapere la giusta cosa da fare al momento opportuno ed essere decisi a compierla”…
"Educarsi nelle diverse età della vita"
Luigi CIOFFI – Segretario Nazionale M.A.S.C.I.
È scout dal 1965. Ha svolto il servizio di capo unità in tutte e tre le branche, mentre nelle strutture di servizio si è prevalentemente occupato di formazione, sia a livello regionale che nazionale svolgendo il ruolo di capo campo nazionale. È stato più volte consigliere generale.
Nel Masci è stato segretario regionale della Puglia, vice-segretario nazionale con delega alla formazione, e ora segretario nazionale
Anche nell’amministrazione scolastica, lasciata lo scorso anno, si è prevalentemente occupato di formazione del personale di tutte le qualifiche, in particolare per funzionari e dirigenti.
… C’era una volta . . .era l’incipit delle fiabe. C’era una volta, era l’artificio che consentiva di fare uscire il lettore (o l’ascoltatore) dalla contingenza del tempo e del luogo reali, proiettandoli in una dimensione che rende vero anche l’inverosimile.
Ecco, io vorrei incominciare la mia riflessione con il medesimo artificio: c’era un tempo in cui la realtà, il contesto direbbero gli studiosi, era quasi fiabesco, rispetto ai tempi attuali.
Tutto era più semplice. Era tanto più semplice che non si faceva fatica neppure a collocare con precisione il bene da una parte e il male da l’altra, e accettare che altri invertissero la collocazione del bene e del male. C’era sempre un muro, e quasi mai di mattoni, a separare il bene e il male. E questa era sufficiente per far sentire tutti tranquilli, sereni. Chiusi nelle artificiose certezze, la vita, sulla terra, scorreva placida e tranquilla. Non che mancassero episodi di violenza, di guerra, di sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Ma erano sempre episodi circoscritti che non riguardavano la placida Europa e la dinamica America….