Nella vita di ogni capo Scout esistono tanti weekend. L’uscita con il branco, il volo con il cerchio, il pernottamento delle promesse, la route di pentecoste, per non parlare delle assemblee di zona o regionali. Ma questa volta è stato diverso. È stato un tempo non dedicato agli altri ma a se stessi. 48-72 ore che sono state impiegate da ognuno per discernere sulle proprie scelte di capo, su quelle scelte che fondano il nostro sevizio. In tutta Italia oltre 30000 capi dell’AGESCI, ognuno nelle proprie zone è regioni, si sono messi in cammino. Un cammino spirituale iniziato a settembre con momenti di confronto tra le comunità capi e continuato in un cammino fisico sulla strada dove ci si è potuti confrontare con sé stessi e con gli altri. Tanti sono stati i testimoni incontrati lungo il percorso: da grandi santi come San Paolo, figura emblematica di forti contraddizioni e solide scelte, ma anche uomini del nostro tempo come testimoni di giustizia quali l’avvocato Francesco Spena, anche Capo scout del gruppo Frattamaggiore 1, l’avvocato Nello Cirillo, Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, l’avvocato Carlo Maria Palmiero, Presidente della Camera Civile del Tribunale Napoli Nord e il Magistrato Dott. D’Eliseo Michele; uomini di carità come Mimmo Porcelli, responsabile della Comunità Emmanuel di Eboli e nuovi pastori tra cui l’arcivescovo prelato di Pompei Mons. Tommaso Caputo, che ci ha accolti nel Santuario, il vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, quello di Ariano Irpino Mons. Sergio Melillo e quello di Avellino Mons. Arturo Aiello.
Domenica 18 oltre 800 capi della regione Campania si sono incontrati al santuario della Madonna di Pompei, non curanti del mal tempo. Infatti come dice il nostro fondatore: “Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento“.
In quella mattinata Padre Roberto Del Riccio, gesuita, assistente ecclesiastico del gruppo di Napoli e rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale, ha guidato un intenso momento di riflessione sul nostro percorso di capi e sulle scelte che facciamo come capi e uomini e donne durante le nostre attività scout ma soprattutto durante la nostra vita quotidiana.
La conclusione di questo incontro ci ha fatto capire come questo momento, condiviso da tutta l’associazione, sia solo un punto di partenza per un cammino che durerà, citando la cerimonia della nostra promessa, “se Dio vorrà per sempre“.