Il Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute è stato avviato dal Ministero della Salute nel 2005, attraverso specifici progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), ed è coordinato dal Centro di competenza nazionale DPC presso il Dipartimento di Epidemiologia Lazio Asl Roma 1 – SSR Regione Lazio. Dal 2009, il Piano è incluso nelle Azioni Centrali dei Programmi e Progetti del CCM.
Attraverso la creazione di un sistema centralizzato di previsione e misure di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute il progetto ha definito una rete di servizi e di attività per la sanità pubblica indirizzate agli operatori socio-sanitari coinvolti nella risposta a questo fattore di rischio.
Il Piano include i capoluoghi di regione e le città con oltre 250.000 abitanti, per un totale di 34 città Italiane.
Le principali componenti del piano sono: sistemi di allarme città-specifici in grado di prevedere il verificarsi di condizioni meteorologiche a rischio per la salute; linee guida nazionali per supportare le definizione di attività di prevenzione locali; identificazione dei sottogruppi di popolazione suscettibili; formazione del personale socio-sanitario sui rischi associati agli eventi estremi e sulle misure di prevenzione da adottare; un sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) e degli accessi in Pronto Soccorso in strutture sentinella che permettono di monitorare, in tempi rapidi, l’impatto di eventi estremi; raccomandazioni per la salute associati al caldo in sottogruppi di popolazione più a rischio (anziani, soggetti con patologie croniche associate al caldo, donne in gravidanza, bambini, lavoratori all’aperto).
Al fine di diffondere le informazioni e migliorare la risposta, l’applicazione “Caldo e salute” permette di consultare i bollettini di allarme HHWW e visualizzare le linee guida Ministeriali ed i servizi di prevenzione adottate nelle città incluse nel progetto (piani di prevenzione locale, i numeri verdi, materiale informativo). Inoltre, per i diversi sottogruppi di popolazione a rischio durante le ondate di calore, è possibile consultare le raccomandazioni per la salute.