Una formula senza tempo che profuma di solennità. A leggere una per una quelle parole verrebbero da tremare le gambe, eppure, a parte essere traditi da un po’ di emozione, i nostri EG la pronunciano fieri, fieri di cominciare qualcosa che li farà diventare donne e uomini nuovi.
Perché la Promessa potrebbe sembrare qualcosa che li costringa, e invece la nostra Promessa è una delle più alte forme di Servizio e di libertà.
Oggi che le questioni del mondo ci portano alla violenza e all’odio noi rispondiamo rinnovando la nostra Promessa con delle parole che dopo 111 anni continuano a graffiare le nostre coscienze, ci fanno alzare dal divano e ci chiedono a gran voce di educare i nostri ragazzi per costruire comunità giuste, aperte e inclusive.
È una libera scelta, la nostra e la loro, che si basa sull’onore, un termine sicuramente fuorimoda, ma che noi, invece, sappiamo conserva quello spirito genuino di chi si impegna in prima persona e sul suo impegno, sulle parole e sulle azioni, basa la fiducia che gli altri ripongono in lui.
Insomma, la speranza di un mondo nuovo c’è, ed è tangibile. Ad oggi 38milioni di Scout in tutto il mondo hanno pronunciato quella Promessa insieme a tanti altri che sono stati nel Movimento Scout e che oggi continuano a vivere secondo i valori dello scautismo.
A Cura di Francesco Iandolo