…Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore
braccia aperte per ricevere…
Ve la ricordate quella immagine dei disegni di BP di un ragazzo che percorre da sé un sentiero, aiutandosi con un bastone? Se ci chiedessero dove ci posizioniamo avremmo la risposta pronta?
Potremmo essere alla fine di quel sentiero, in attesa che le nostre scolte e i nostri rover arrivino, mentre da lontano gli suggeriamo la direzione giusta.
Potremmo essere alla partenza di quel sentiero, solo per dare indicazioni corrette per seguire quel sentiero.
Potremmo essere il bastone, che sorregge e aiuta.
Potremmo essere il masso, su cui poter cadere, o su cui poter riposare.
In quella immagine però c’è una cosa che esiste ma è invisibile e proprio per questo a volte perfino noi ce ne dimentichiamo. Su quel sentiero ci sono delle Mani che sorreggono i nostri ragazzi, mentre restano padroni dei loro passi.
Mani che non giudicano, mani buone, mani che non costringono, mani presenti nel bene e nel male.
E dovremmo proprio prendere esempio da Lui, ed essere anche noi mani invisibili, mani buone, mani che sorreggono senza essere troppo ingombranti. Con leggerezza e attenzione, che può sembrare un paradosso, ma di certo è una cosa complicata equilibrare, siamo chiamati a leggere i passi che i ragazzi compiono. Siano essi indecisi, sbilenchi e confusi o convinti e spediti, siano essi passi di scoperta, passi di competenza o passi di responsabilità, essi custodiscono un tesoro immenso e noi, in quanto capi educatori abbiamo il dovere di sviluppare la competenza di saperli leggere per poter essere Mani.
Essere Mani oggi è un richiamo a saper leggere la realtà dei nostri ragazzi per poter trovare sempre nuove modalità di sviluppo delle competenze e prospettive allettanti in cui spendersi.
Essere Mani vuol dire saperle usare, e il naturale meccanismo del fare nello scautismo prevede una fase in cui acquisire competenze.
Conoscere la realtà di oggi può solo aiutarci a mettere in pratica tutte le nostre competenze per far emergere il tesoro nascosto in ciascuna scolta e in ciascun rover a noi affidati e far si che possano muovere passi nuovi sulla strada che percorreranno nel mondo una volta che saranno partiti.
A Cura di Claudia Alfiero e Eleonora Balaceanu