Uscito dalle mani di Dio, l’uomo inizia la sua avventura di lavorazione e custodia del Creato. L’uomo è posto sulla terra per ‘coltivarla e custodirla’. Questo impegno è descritto nella Genesi come una custodia, il coltivare e custodire la terra.
L’uomo deve «coltivare» il giardino di Eden, ma anche «custodirlo», salvaguardandone l’ordine e l’integrità.
I due verbi possiamo anche indicarli con «coltivare custodendo», per indicare che il compito dell’umanità è custodire qualcosa che non gli appartiene e che non può arrogarsi il diritto di reputarla una proprietà privata; oppure con «custodire coltivando», per sottolineare che la custodia non è un dolce far nulla…
E’ molto bello pensare che, in gergo scoutistico, noi possiamo trasformare ancora i due verbi in «custodire facendo» e «imparare coltivando», fino a «imparare a coltivare facendo i custodi della terra».
Ecco, i nostri bambini sono tanti custodi, pronti a difendere il giardino nel quale hanno diritto di giocare, crescere, sbagliare, amare, cadere e gioire.
Al tempo stesso noi siamo custodi di un tesoro inestimabile che il Signore ci ha affidato: si tratta proprio di quei bambini per i quali abbiamo risposto “Eccomi” alla Sua chiamata.
Custodire … non proprio una cosa facile, sia per noi educatori, sia per i nostri lupetti e coccinelle.
Un compito arduo, ma non siamo soli … “Egli lo trovò in una terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo circondò, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo occhio. Come un’aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali…”[1].
CustodiAmiamoci!
Buona Caccia e Buon Volo
[1] cfr.” Deuteronomio 32, 10-11
A Cura di Pietro Mastantuoni – Pattuglia Comunicazione