Quante chiamate riceviamo in un giorno? …messaggi whatsapp, note vocali, sms, email, direct, messenger…siamo connessi con tutti e tutti sono connessi con noi h24, 7 giorni su 7…e guai se non rispondi immediatamente, potresti ritrovare la tua foto in una nota trasmissione di prima serata su Rai3.
E’ difficile riuscire a ritagliarci uno spazio solo nostro, concederci un po’ di silenzio in cui poter vivere in maniera più profonda il legame con altri tipi di suoni…il battito del cuore, il nostro respiro, i nostri pensieri, il suono di una Chi-Amata.
E voi quante Chi-Amate avete ricevuto nella vostra vita?
Forse nessuna, forse tante…forse più semplicemente non avete avuto quello spazio personale in cui poter predisporre il vostro animo all’ascolto di quel tipo di Chi-Amate.
Ma quanti tipi di Chi-Amate esistono?
Una risposta che come capi possiamo dare è intrinseca nella Chi-Amata al saper custodire, amare ciò che ci viene richiesto di custodire ed essere al tempo stessi custodi di amore. Prendersi cura del bene comune, preservare il territorio che ci circonda, custodire le persone.
Custode è stato anche il gigante egoista, che per preservare il suo giardino aveva severamente vietato l’ingresso ai piccoli bambini erigendo un grande muro. Il giardino del gigante diventò così arido e gelido, poiché l’inverno divenne eterno, mentre all’esterno delle mura si susseguivano primavera ed estate. Quando permise nuovamente ai bimbi di rientrare nel giardino, tutte le piante fiorirono nuovamente.
Quella al saper custodire è, sicuramente, una Chi-Amata molto impegnativa. Dobbiamo essere capaci, di riuscire a trovare il giusto equilibrio tra il custodire noi stessi e ciò che ci circonda. Torniamo al dovere, che abbiamo come capi, di acquisire noi per primi le competenze necessarie, per costruire un progetto di custodia e testimoniare ai nostri ragazzi che per costruire un buon progetto, dobbiamo acquisire competenze ma anche coinvolgere le nostre comunità, i nostri territori e tutti gli attori possibili per custodire con amore ciò che Dio ci ha donato.
L’essere custodi è dunque anche una Chi-Amata alla condivisione.
Ecco che dunque, la risposta alla domanda iniziale è molto semplice. La Chi-Amata potrebbe anche essere una sola, in questo caso quella all’essere custodi, ma dobbiamo considerare tutte le sue sfaccettature (di quante cose possiamo essere custodi? d’Amore, del Creato..) e gli altrettanti numerosi modi in cui possiamo rispondere, tutti accomunati da un solo comune denominatore: l’Amore che ci spinge a rispondere.
Quell’Amore che, ancora una volta, ci spinge a testimoniare che se siamo persone solide e competenti, possiamo senza ombra di dubbio prenderci cura di qualcosa o qualcuno, svolgere il nostro servizio e il nostro impegno politico essendo Custodi di un altro valore importante: la Lealtà, verso i nostri ragazzi e verso il nostro territorio.
A Cura di Claudia Alfiero e Eleonora Balaceanu