È arrivata pochi giorni fa la notizia che Valerio Taglione ha ricevuto dal presidente Mattarella la Medaglia d’Oro al Valor Civile, lo chiedevamo a gran voce sia come AGESCI che come Libera e Comitato don Peppe Diana.
Che cos’è la Promessa è una domanda che come capo mi ripeto spesso, ancora prima di riflettere sul patto associativo, tante volte credo che non siamo all’altezza dei nostri sogni e dei sogni dei ragazzi, o almeno ci poniamo in una prospettiva bassa, che non prova a guardare lontano.
Molti dei capi che si sono affacciati in associazione negli ultimi due anni non hanno mai incontrato Valerio, se dovessi dirvi chi è stato, chi è Valerio vi direi che è l’uomo della Promessa.
La promessa di non dimenticare mai l’amico don Peppe, la promessa di essere l’ultimo a lasciare il tribunale durante il processo contro il sanguinario Setola al fianco della famiglia della vittima innocente Domenico Noviello, la promessa di tenere alta l’attenzione su temi importanti quando la quotidianità ci rende schiavi del contingente, la promessa di sognare e costruire la sua Terra con oggi ancora non è, la promessa di vivere la promessa fino alla fine anche quando un male ti ha scavato dentro e provato a togliere tutte le forze.
In questi tre anni da quando Valerio è partito tante difficoltà ci hanno attraversato come movimento anticamorra, e tante volte smarriti ci siamo chiesti Valerio in questo momento cosa ci direbbe?
Tante sue parole ci siamo intestati in malo modo per dar valore alle nostre tesi, oggi ho deciso che ci cado anche io, mi piace pensare che dopo aver appreso la notizia di questo importante riconoscimento per tutti noi ci direbbe:
“Sì, ma per il trentesimo anniversario dall’assassinio di don Peppe che state facendo?”
Vale’ hai ragione “c’ammà mover” ma oggi, come bene ci hai insegnato noi “Bridiamo alla vita!”
A Cura di Pasquale Leone
Membro del settore Giustizia Pace e Nonviolenza Campania
Referente Provinciale di Libera Napoli