E tu che B.A. fai?

Sulla linea sottile degli insegnamenti di Gesù, forse forse (e il doppio forse non è un errore) B.P. non aveva tanto torto a tracciare le linee di quelle che all’epoca venivano chiamate ed anche oggi si chiamano B.A. (buona azione).

Ogni gruppo oggi ha le proprie tradizioni, si può scegliere di segnar le B.A. in vario modo dal classico nodo riportato negli scritti di B.P. “fatevi un nodo al fazzoletto per ricordarvene” a quello di una cassetta in cui inserire un fogliettino con su scritta la propria B.A. che per diverso tempo abbiamo usato nella tana del mio gruppo. E tu come segni le tue B.A.?

Inoltre sempre nel suo libro “Scautismo per ragazzi”, Robert Baden-Powell sottolinea l’importanza di compiere almeno una Buona Azione ogni giorno, per onorare le parole pronunciate con la promessa fatta. Mi piace ricordare che ciò che siamo chiamati a fare con questo piccolo gesto è bilanciare il male con il bene e perché no un po’ tutti noi possiamo essere dei super eroi con le nostre BA.

Proprio per questo forse Baden-Powell ci pone un’ulteriore sfida non limitarci a compiere solo una Buona Azione al giorno. Anzi, sottolinea che più se ne fanno, tanto meglio. Questo invito all’incremento delle Buone Azioni sottolinea l’importanza di diffondere il bene in modo costante. E tu accetti la sfida di B.P.?

Con le parole “è una Buona Azione anche il mettere un soldino nella cassetta dei poveri, od aiutare una vecchia donna ad attraversare la strada, o far posto a sedere a qualcuno, o dare da bere ad un cavallo assetato, o togliere una buccia di banana dal marciapiede” B.P. cerca di offrirci degli esempi concreti di cosa possa costituire una Buona Azione, sottolineando che non deve essere necessariamente grande. Anche un gesto apparentemente piccolo ha il suo valore, anche solo dire buon giorno con il sorriso può cambiare la giornata di qualcuno che di quel sorriso aveva bisogno.

Il concetto chiave è che la Buona Azione deve essere compiuta quotidianamente e deve essere priva di aspettative di ricompensa.

In conclusione, B.P. ha posto le B. A. al centro dell’esperienza scout, incanalando l’energia giovanile verso l’impegno quotidiano per il bene degli altri. Questa filosofia non solo contribuisce allo sviluppo personale degli scouts ma ha anche un impatto positivo sulla comunità circostante, promuovendo un approccio altruista e responsabile alla vita quotidiana.

Laura Cucciniello

Laura CuccinielloA Cura di Laura Cucciniello- Pattuglia comunicazione