Valerio

Da Valerio mi separa qualche anno, io ne ho pochi di più e probabilmente ci saremo incrociati la prima volta quando la Zona Caserta abbracciava tutti i gruppi della provincia ed io, da caposquadriglia, facevo la conoscenza con don Peppe ad un San Giorgio di Zona. Le volte che ci siamo incontrati, le ultime lo scorso anno a Casale il 19 Marzo per la Messa e la Marcia, ed il 23 quando siamo andati con l’Opera Pellegrinaggi Foulard Bianchi mi ha “guardato” sempre con grande affetto, sarà stato proprio per quel fazzolettone bianco che portavo al collo che forse gli ricordava in modo particolare Don Peppino.

Quando, a maggio 2014, l’ho chiamato per chiedergli una testimonianza, ha subito risposto “vi aspettiamo”; era per la Route mobile prima di andare a San Rossore a concludere la Route Nazionale RS , dove lui poi è venuto per animare un laboratorio, finita la strada sui monti del Matese, con le comunità di Roma e Milazzo, da Fontegreca siamo saliti sul bus alla volta di Casale: lui ci aspettava nel bene confiscato che ora accoglie la Pizzeria NCO, dopo una breve visita ci ha “rapiti” con il suo appassionato raccontare la storia del Comitato e la strada compiuta.

Arrivati nella nostra sede tutti avevano ancora gli occhi dello stupore, entusiasti di quanto ascoltato e del mandato che ci aveva affidato, in quel momento ho ripensato quando da capoclan a gennaio 1995, dopo la morte di Don Peppe, con la nostra comunità del Caserta 3 andammo in pernottamento a Casapesenna e in cammino da Aversa, fummo oggetto di scherno da parte di alcuni ragazzi che, dai motorini, ci apostrofarono in malo modo e ci buttarono addosso “liquidi e solidi” di ogni genere.

Quando, in questi anni, sono ritornato nelle Terre di Don Peppe, mi è venuto sempre in mente quell’episodio e come è cambiata l’accoglienza della popolazione nei confronti degli scout…E’ fin troppo evidente.

Per questo respirare aria di libertà, non finiremo mai di ringraziar di vero cuore Valerio e quanti, seguendo il suo esempio ed il suo trainare, si sono spesi in prima persona per far rifiorire quella parte così martoriata della nostra provincia.

A Cura di Remolo Petroccione